Nel 1° trimestre 2018 +7,9% l’export lombardo; battuta d’arresto nel mercato del lavoro.
I nuovi dati riferiti all’export confermano il proseguimento della fase espansiva del ciclo economico lombardo nel primo trimestre 2018. Le esportazioni della Lombardia aumentano infatti del +7,9% nei primi tre mesi dell’anno rispetto a un anno fa e continuano quindi a crescere a tassi sostenuti (+8,0% nel quarto trimestre 2017, per una media annua del +7,5%). La performance lombarda sui mercati esteri è largamente la più brillante sia nel benchmark italiano (+4,6% Emilia-Romagna, +4,1% Veneto, +1,2% Piemonte) sia in ambito europeo (+3,4% Cataluña, +1,4% Baden-Württemberg, +0,9% Auvergne-Rhône Alpes, +0,4% Bayern). Trainano in particolare i mercati Ue (+9,8%) ma prosegue a ritmi sostenuti anche l’extra Ue (+5,3%); a livello settoriale automotive e farmaceutica sono i più performanti e segnano incrementi sopra al 20% su base annua.
La produzione manifatturiera in Lombardia cresce tra gennaio e marzo del +1,1% rispetto al quarto trimestre 2017 (quando l’accelerazione è stata pari al +1,9%) e del +3,6% su base annua. Ricordiamo che nel complesso del 2017 la crescita lombarda è stata del +3,7%, quasi tre volte quella del 2016 (+1,3%). Anche approfondendo il tasso di utilizzo degli impianti emerge una tenuta del ciclo positivo: nel primo trimestre 2018 il tasso si mantiene superiore alla media di lungo periodo, in particolare si mostra stabile su livelli storicamente elevati per le grandi imprese e ancora in trend di sostenuta crescita sia per le piccole sia soprattutto per le medie.
Secondo le indicazioni provenienti dal clima di fiducia, il manifatturiero milanese registra ad aprile una flessione con riferimento agli ordini a consuntivo, ma le imprese prevedono un quadro ancora espansivo per i mesi successivi, e soprattutto esprimono attese positive e in aumento per la domanda e per la produzione.
Se l’andamento economico si mantiene sostenuto, il quadro del mercato del lavoro lombardo registra a inizio 2018 una battuta d’arresto in termini sia di occupati sia di avviamenti, dopo il costante incremento degli ultimi due anni e mezzo. L’andamento lombardo è in controtendenza rispetto al dato italiano e a quello delle regioni nazionali benchmark. Il quadro emerge composito, da monitorare nei prossimi mesi.
Nel dettaglio, nel primo trimestre del 2018 il saldo degli occupati rispetto al pre crisi scende in Lombardia a quota +135 mila (dai +164 mila di un anno fa) e il tasso di occupazione cala al 67,0% (dal 67,5% del primo trimestre 2017), unica regione tra i benchmark nazionali a mostrare una discesa. La frenata riguarda sia l’occupazione femminile (il cui saldo rispetto al 2008 si riduce a +110 mila da + 124 mila) sia quella maschile (+26 mila, da +40 mila).
Il rallentamento dell’occupazione non si traduce tuttavia in nuova disoccupazione: il relativo tasso infatti scende ancora nel primo trimestre al 6,7% (dal 7,0% di un anno fa), in linea con il calo registrato in tutte le regioni del benchmark nazionale (ad eccezione del Veneto). La discesa della disoccupazione è spiegata quindi in Lombardia da un aumento degli inattivi.
Continua a contrarsi la CIG, anche se meno delle altre regioni benchmark: -19% nel periodo gennaio-aprile 2018.
L’Osservatorio Assolombarda-Apl registra anche a inizio 2018 un aumento della domanda di lavoro in somministrazione a Milano, Lodi, Monza e Brianza: +32% delle richieste; rispetto agli scorsi trimestri, però, il traino non sono addetti alla produzione bensì le figure degli addetti al commercio (+52%).
Sul fronte del credito, nel primo trimestre 2018 i prestiti alle imprese lombarde accelerano del +2,6% rispetto al primo trimestre 2017. I finanziamenti crescono tuttavia solo verso le imprese sopra i 20 addetti (+3,3%), mentre quelli verso le imprese più piccole continuano a contrarsi (-1,8%) pur se in attenuazione dall’inverno 2017. L’espansione complessiva è il risultato di dinamiche differenti anche tra settori: crescono i prestiti nell’industria e nei servizi (+4,4% e +4,7%), mentre nelle costruzioni prosegue la contrazione (-4,6%).
Infine, nel 2017 la diminuzione dei fallimenti si consolida in Lombardia (-11,2% rispetto al 2016, quando avevano segnato un -8,0%) e il numero delle liquidazioni volontarie inizia a diminuire (-4,2% nel 2017 da +7,2% nel 2016).
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