In Lombardia produzione manifatturiera e export in forte crescita tra aprile e giugno, occupazione in consolidamento.
Dopo un primo trimestre 2016 di crescita fiacca, riprende vigore la produzione manifatturiera lombarda, che nel secondo trimestre accelera la ripresa al +0,8% (dopo il +0,3% in entrambi i trimestri precedenti). Aumenta così il distacco dall’Italia (che arretra del -0,4%). Alla luce di ciò, la distanza dal picco pre crisi si riduce al -7,8% in Lombardia, meno della metà della Cataluña (-18,9%) e quasi un terzo dell’Italia (-23,3%). Fa eccezione il Baden-Württemberg, che già supera leggermente il livello 2008 (+0,4%). È interessante evidenziare che in Lombardia accelerano nel secondo trimestre tutte le classi dimensionali di impresa, con le grandi sopra il pre crisi (+4%), le medie (-6%) e le piccole (-17%) sotto.
Produzione manifatturiera
(indice trimestrale destagionalizzato, 2005=100)
Produzione manifatturiera in Lombardia per classi dimensionali di impresa
(indice trimestrale destagionalizzato, 2005=100)
In linea con la produzione, l’export lombardo mette a segno nel secondo trimestre 2016 un +1,4% (dopo un magro +0,1% nel primo trimestre), grazie al +4,3% dei Paesi Ue che azzera il -2,1% dell’extra Ue. Tra i settori spiccano le performance dell’altro manifatturiero, della moda, della gomma/plastica e dell’alimentare.
Export lombardo
(var. % sul trimestre corrispondente dell’anno precedente)
Il dinamismo del secondo trimestre si riflette in un +0,7% nel totale dei primi sei mesi 2016 per la Lombardia, performance più positiva rispetto a quella di Veneto (+0,3%), Italia (+0,0%), Auvergne-Rhône-Alpes (+0,1%) e soprattutto a quella negativa di Baden-Württemberg (-0,9%) e Piemonte (-7,4%, per la gran parte imputabile alla caduta dell’automotive). Fanno meglio Bayern (+4,8%), Cataluña (+2,0%) ed Emilia-Romagna (+1,6%).
In termini prospettici, i dati più aggiornati sulla fiducia di consumatori e imprese lasciano ipotizzare per il terzo trimestre una crescita contenuta.
Sul fronte imprese, a Milano la fiducia del manifatturiero sale a giugno, recuperando parte del calo di maggio, ma dietro l’aumento dell’indice si cela una crescente cautela. Infatti, il rimbalzo origina dal forte decumulo delle scorte di prodotti finiti (a picco sul minimo da inizio 2000) in un quadro di domanda in peggioramento (in particolare gli ordini esteri scendono su saldo negativo). In aggiunta, la produzione cala sui minimi da fine 2014 e le attese sugli ordini esteri scendono sul saldo più basso dell’ultimo anno, mentre restano stabili le previsioni sulla domanda interna.
A livello di Paesi, la fiducia del manifatturiero peggiora ovunque ad agosto: in Italia e in Spagna l’indice flette sui minimi da inizio 2015, in Germania cala dopo quattro mesi di risalita e in Francia prosegue la discesa degli ultimi sei mesi.
Clima di fiducia del manifatturiero
(indice mensile destagionalizzato, giugno ultimo dato per Milano, agosto per i Paesi)
Diversamente dal manifatturiero, la fiducia del terziario innovativo milanese è in calo da inizio 2016 e tra aprile e giugno scende sul minimo dall’autunno 2015, soprattutto per un forte peggioramento della tendenza generale dell’economia.
Clima di fiducia del terziario innovativo a Milano
(indice trimestrale destagionalizzato)
Sul fronte consumatori, la fiducia cala nuovamente ad agosto sia nel Nord-Ovest sia in Italia e si attesta sui minimi da un anno. In particolare, tra le componenti del Nord-Ovest scendono il clima economico corrente e il clima futuro sia personale sia generale.
Infine, il quadro del mercato del lavoro. Nel secondo trimestre 2016 si consolida in Lombardia il saldo positivo rispetto al periodo prima della crisi: +65 mila occupati nella fascia d’età 15-64 anni rispetto al secondo trimestre 2008 e +43 mila al netto CIG.
Occupati 15-64 anni in Lombardia – Stime
(variazione cumulata 2° trim. 2008-2° trim. 2016, dati in migliaia)
Sopra i 15 anni gli occupati in più rispetto al 2008 sono 75 mila: più occupati donne (+72 mila) che uomini (+3 mila), più dipendenti (+175 mila) e meno indipendenti (-100 mila). Il tasso di occupazione sale in Lombardia al 66,9% nel secondo trimestre 2016 (tasso in linea con il pre crisi) e in parallelo il tasso di disoccupazione scende al 6,9%.
La domanda complessiva di lavoro in somministrazione a Milano* si stabilizza nel secondo trimestre 2016 sui livelli del corrispondente trimestre 2015 (+1%) con un contributo ancora molto forte dei tecnici la cui richiesta cresce del +35%. Il riassorbimento della CIG prosegue anche nei mesi più recenti: -44% tra gennaio e luglio in Lombardia (per confronto: in Veneto -50%, in Piemonte -33% e in Emilia-Romagna -32%).
Evoluzione delle richieste raccolte dalle Agenzie Per il Lavoro a Milano
(var. % 2° trimestre 2016 su 2° trimestre 2015)
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